
Come nasce una fresa ad alte prestazioni: primi test interni.
Premessa
Sicuramente, quando un cliente acquista un utensile si aspetta di ottenere da quel prodotto il massimo della resa alle massime prestazioni possibili, un prodotto che soddisfi i bisogni tecnici e risulti vantaggioso anche dal punto di vista economico.
Quali sono i passaggi per ottenere tale prodotto?
Tramite il nostro blog vi illustriamo il processo che permette a 3D Studio Engineering di creare utensili che soddisfino tali aspettative.
Per leggere l’articolo precedente “Come nasce una fresa ad alte prestazioni: definizione delle specifiche tecniche e produzione in piccoli lotti.” clicca qui.
Successivamente alla fase di produzione, gli utensili vengono testati all’interno dell’azienda.
È ormai cosa nota che 3D Studio Engineering ha investito, e continua ad investire, molte risorse nel reparto “Performance Area”: una vera e propria officina meccanica, attrezzata con macchine utensili 3 e 5 assi all’avanguardia, reparto cad-cam e relative attrezzature necessarie, dove vengono eseguiti test di lavorazione per garantire ai clienti una continua evoluzione tecnologica dei prodotti.
Solitamente si parte con la lavorazione di uno dei materiali maggiormente impiegati nelle aziende di costruzione stampi, 1.2343, a noi fornito dall’azienda Bonomi Acciai (primo partner italiano di DEW) con la codifica BA43. Si lanciano i programmi di sgrossatura o finitura, a seconda del tipo di utensile da testare, applicando parametri “standard” identici per tutti gli abbinamenti materiale-rivestimento.
I primi test vengono analizzati e vengono messe a confronto: durata, stato di usura e grado di finitura delle superfici lavorate.
Dopo il primo confronto vengono selezionati i 2 utensili migliori che passeranno poi al secondo step di questa fase: la calibratura dei paramenti di lavorazione e nuovi test su diversi tipi di materiale (sempre nel range dei più utilizzati per la costruzione stampi).